ENPA e LAV vogliono scongiurare l’ipotesi che venga autorizzata la caccia libera tutto l’anno
Le associazioni animaliste ENPA (Ente nazionale protezione animali) e LAV (Lega Anti Vivisezione) hanno presentato al Ministero dell’Ambiente un documento con le loro proposte per affrontare la “questione cinghiali”.
Le due sigle vogliono scongiurare l’ipotesi, avanzata in Senato durante la discussione del Dddl Collegato Ambientale, di autorizzarne la caccia libera per dodici mesi all’anno. Secondo le associazioni, un ‘tweet’ del ministro Galletti avrebbe rilanciato questa ipotesi.ENPA e LAV propongono la messa al bando dei ripopolamenti venatori, il divieto di allevamento su tutto il territorio nazionale, il divieto di commercializzare cinghiali e lo stretto controllo sugli allevamenti di suini allo stato brado, per evitare fenomeni di ibridazione.
«Esprimiamo la nostra più viva preoccupazione rispetto alla situazione di emergenza che si è venuta a creare non solo in sede parlamentare, ma anche al Ministero dell’Ambiente – si legge in una nota congiunta delle due associazioni.
Ancora una volta chiediamo al Ministro Galletti, custode della biodiversità del nostro Paese, di chiarire la propria linea, smentendo ogni possibile progetto di deregulation venatoria. Oppure di dimettersi perché, se le indiscrezioni di queste ore fossero confermate, verrebbe meno al proprio mandato istituzionale».